“PARCO NAZIONALE DEL CILENTO “  22/23 SETTEMBRE 2018”

 Il PARADISO – atto II

Il link del racconto in pdf:  paradiso-atto-II-cilento

…..Qualche anno fa ho visitato l’ALGARVE, una regione all’estremo sud del Portogallo, rinomata per le spiagge affacciate sul Mediterraneo, incorniciate da rocce calcaree di rara bellezza… una località presa d’assalto dai turisti di ogni dove, ma di Italiani ne ho incontrati davvero pochi… alla mia banale domanda sulla ragione di quest’assenza la risposta è stata quasi ovvia: cosa dovrebbe spingere tanto lontano i fortunati abitanti dello Stivale quando delle stesse bellezze possono godere a casa propria? 

Quanto mi rese FIERA quella risposta, ancora gongolo… e mi torna in mente ogni qualvolta m’impatto violentemente con tutta questa BELLEZZA…

E’ accaduto ancora, l’altro giorno, durante la nostra visita al PARCO NAZIONALE DEL CILENTO… la nostra partenza, San Giovanni a Piro, ci proietta subito sulla vastità del golfo di Policastro, da lì alla volta del Pianoro di Ciolandrea godiamo di una vista mozzafiato sulla verde macchia mediterranea, il rosso marrone della terra sotto le nostre scarpe e delle tonalità di blu, blu scuro e blu smeraldo sottostante … se chiudo gli occhi ancora vivo quelle emozioni e sento scorrere l’adrenalina…

È proprio l’affaccio stupefacente che ci dà l’energia giusta per intraprendere il lungo cammino, che seppure in discesa, si prospetta faticoso per la rovente temperatura e l’impervio sentiero. Sotto i nostri occhi l’immensità del mare e la vastità delle colline rigogliose…

Risulta bella persino la “JACUZZI” abbeveratoio ancorata al suolo che diventa parte integrante del territorio circostante ad uso e consumo dei pascolanti a quattro zampe.

La fatica è tanta, considerati gli oltre 30 gradi e l’ora con il picco di caldo che rende tutto rovente, ma basta proiettarsi con lo sguardo alla nostra meta per trovare refrigerio e quasi percepirne la freschezza…

La spiaggia della Molara, incastonata in una baia, sembra il miraggio lontano e sfocato di un’ oasi… man mano che ci si avvicina, però, da piccola insenatura turchese, si ingrandisce rivelandosi ai nostri occhi in tutto il suo scintillante bagliore e preziosità, per le rocce che il mare ha scolpito in mille forme… la spiaggia fatta di ghiaia e sabbia ci accoglie per il meritato ristoro… siamo impazienti, ci si sveste frettolosamente degli indumenti intrisi di sudore e tutto d’un fiato ci si tuffa nelle acque cristalline, come se fosse il primo bagno della stagione… siamo eccitati come bambini e l’emozione che abbiamo negli occhi ha lo stesso luccichio del mare visto dall’alto … è  il miracolo del TREKKING!!!

Si lascia la spiaggia alla volta di Scario, splendido borgo marinaro che si fa notare da lontano per il suo svettante campanile sul mare e per le casette color pastello che si affacciano sul porto e qui ci deliziamo il palato con un buon gelato… Ahhhh!!!. La giornata volge al termine, siamo stanchi, ma tutti con gli occhi sognanti come fanciulli divertiti e paghi…

E siamo pronti a vivere una seconda giornata in quest’angolo di paradiso, alla volta della spiaggia di Marcellino… non importa come ci si arriva, l’importante è esserci, e così è stato per il nostro gruppo, sia che si provenisse in barca o da un cammino faticoso, da qualsiasi prospettiva, si è potuto godere della natura selvaggia ed incontaminata di questo tratto di costa. 

La carrareccia in discesa è davvero ripida, quasi da capogiro la vista dall’altro delle acque cristalline della spiaggia dei Francesi…percorriamo boschi di lecci ed osserviamo da lontano i resti delle antiche torri di guardia costiere… che panorami! Ma che fatica… sarà ripagata dal tuffo nel blu, rincorso, qualcuno anche con le scarpe rotte, con i piedi doloranti, con la fronte madida di sudore… il boschetto attiguo alla spiaggia diventa per i gruppi di escursionisti un curioso spogliatoio colorato, i rami degli arbusti forniscono naturali appendiabiti, scarponi, bastoncini disseminati qua e là, tracce inequivocabili del passaggio di escursionisti…e finalmente, buffamente barcollanti sul ciottolato bianco della spiaggia infuocata ci si rinfresca nelle chiare acque dell’Oasi Cilentana… 

E si nuota, si osserva da vicino la profondità del mare popolatissima di pesci e questa volta col naso all’insù si ammira l’imponente collina verde che ci sovrasta… e cambia la prospettiva! 

Si susseguono calette di straordinaria bellezza prive di contaminazione umana e ci si distende sulla battigia per ascoltare sua maestà il MARE…Alla “Taverna del lupo” ci si mescola con l’allegra gente del luogo e si condividono i sapori delle tipicità locali si ascolta il pecoraro che ci regala gradevoli melodie con la sua fisarmonica, fino all’appuntamento con l’imbarcazione che ci porterà alla Baia degli Infreschi…

I racconti di GUERINO, il capitano dell’imbarcazione, sono resi con parole dense di emozione… eppure chissà  quante volte ha già  descritto la spiaggia dei Gabbiani, quella dei Francesi, il Porto degli Infreschi, le Grotte sommerse delle quali esploriamo le cavità con abili manovre che ci portano a scoprire le loro viscere  adibite a frigo naturale per la conservazione del tonno…ma questa volta ci confessa che non parla al turista normale, si rivolge a gente di un popolo a lui caro, i CALABRESI… Guerino in Calabria ci ha lavorato e ricorda oltre che la bellezza del territorio, anche e soprattutto quella della gente che trent’anni fa lo accolse… ha gli occhi pieni di nostalgia  quando ci racconta che il pescato di quelle acque veniva sapientemente lavorato ad Amantea, quando una volta la gente collaborava pacificamente per il bene comune. 

Da Baia degli Infreschi, dopo un ennesimo bagno con tuffo dalla barca si fa rientro a Scario che vista dal mare è ancora più affascinante…Chi ci ha condotti in questi luoghi ha tutta la nostra riconoscenza, oltre che per la conoscenza messa a disposizione, anche per la splendida gestione del gruppo alternata a modi gentili ma anche a rigide indicazioni di comportamento necessaria alla riuscita dell’escursione.

Grazie a TONINO ANGOTTI, il nostro Virgilio, ma grazie anche a TUTTI VOI, compagni di viaggio con i quali ho vissuto questa magnifica esperienza che ho “spontaneamente” raccontato per quello che i miei occhi hanno visto!

Alla prossima avventura

Elena Romano

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