Sentiero Archiforo – Monte Pietra del Caricatore

” 14^ GIORNATA NAZIONALE DEI SENTIERI”  Club Alpino Italiano

All’escursionista è idealmente affidata la memoria storica di un patrimonio plasmato dalla fatica, dal sacrificio, dalla caparbia determinazione degli uomini della montagna. All’escursionista, più che ad ogni altro frequentatore della montagna, è demandata la conservazione di questo ingente capitale culturale.  (Annibale Salsa)

Domenica 18 maggio  si è svolta la 14^ giornata nazionale dei sentieri.  In ogni regione, le sezioni del Club Alpino hanno organizzato una camminata lungo un  sentiero scelto per la bellezza del paesaggio e incontrare la cultura, la storia, la tradizione locale. La nostra camminata si è svolta nel Bosco dell’Archiforo sito nel comune di Serra San Bruno, all’interno del  Parco Regionale delle Serre. Il bosco si trova sul versante occidentale della caratteristica “Pietra del Caricatore”,predomina l’abete bianco che è presente con esemplari colossali ed  in prossimità della vetta si associa al faggio. La fauna è rappresentata dal gatto selvatico. Il “sentiero Archiforo” da noi percorso, parte dal vivaio in località Rosarella (900 metri), passa per Lu bellu e località Pietra del Signore (1080 metri). E’ caratterizzato dalla presenza di un batolite (enorme struttura costituita da roccia ignea intrusiva che affiora in superficie grazie all’erosione delle rocce soprastanti).Questo tipo di bosco è particolarmente studiato dalla comunità scientifica internazionale perché qui l’Abete bianco, grazie alle particolari condizioni climatiche, raggiunge l’optimum vegetativo, con alcuni esemplari che presentano misure da record: circonferenze che variano da 4,70 m fino a 5,60 m.

Lungo il sentiero si possono osservare le cave dove gli scalpellini prelevavano il granito, dove i boscaioli tagliavano con seghe a mano enormi alberi, che poi venivano trasportati dai bovari che tiravano a strascico tronchi e massi in granito fino al paese e le caratteristiche carbonaie dette “scarazzi” con cui i carbonai producevano il carbone. 

Un ruolo importante in questo percorso storico lo hanno avuto le donne. Si racconta che le donne partivano da casa in piena notte per recarsi  in montagna a raccogliere la legna da ardere. Questa veniva organizzata in fasci pesantissimi  che trasportavano poi in testa lungo i sentieri verso casa. Si  scavavano enormi buche che diventavano “niviere”, cioè enormi contenitori di neve su cui le donne danzavano sopra a piedi nudi per pressarla e ricoprirla di foglie e arbusti per farla mantenere intatta fino all’estate  successiva quando, dopo essere tagliata in blocchi, veniva  trasporta a piedi in paese per poi rivenderla ai ristoratori che la lavoravano per fare granite e gelati. Un fantastico viaggio nella memoria storica dei luoghi di montagna.       Socio Marco Garcea

Foto del socio Gabriele Fera 

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