Ogni volta che Madre Terra ci spalanca i suoi portali incantati, per me il viaggio inizia con le parole di Coleridge …

”…Alza Kubla Khan

dimora di delizie un duomo

dove Alf, il fiume sacro, scorre

per caverne vietate all’uomo

a un mare senza sole…”

E’ così che oggi una variopinta compagnia di amanti della natura in ogni sua sfaccettatura, di neofiti e paleo-speleologi, calpestava rispettosamente avvolgenti viscere ipogee in corridoi di calcare erosi da aria, acqua e millenni. L’odore pungente dei gessi ci accoglie per primo nel crepuscolo dell’antro, la sua acredine è il preludio di venti quasi impercettibili che accompagnano i nostri passi nel mistero del buio rotto dalla civiltà… In una perfezione che farebbe invidia al miglior chimico, gli elementi si fondono dando vita a concrezioni dalle più spettacolari forme! Incantano lo sguardo con la loro simmetria aerea, gocce d’acqua che, instancabili, carezzano le pareti abbellendole di lame e tende e assurde forme umanoidi… Il tempo è dilatato, impercettibile; l’aria di grotta ti attraversa come fossi parte di lei; i suoni sono quasi ovattati ed in lontananza il fiume canta la sua danza senza tempo… E’ un mondo incantato ed affascinante che non smette di nutrire l’anima e cullarla in dimensioni ignote a chi non trova il coraggio di avventurarsi e scoprire se stesso scoprendo le nude pendici da cui tutto ha avuto origine.

Dunque…grazie a chiunque abbia iniziato, continuato  o terminato questo nuovo viaggio di scoperta con me, con noi oggi!

Alessandro Tucci

Dopo 7 anni si ritorna a compiere escursioni in grotta.

Si ringrazia: il Gruppo Speleo della sezione Cai Catanzaro negli organizzatori Antonio Biamonte – Vittorio Luzzo ed i tecnici Francesco Colao e Alessandro Tucci

Foto di: Francesco Colao – Roberta Galzarano