04
GIU
2015

A Pietra Fota per un giornata…non proprio ordinaria di Gabriella Catroppa

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Una giornata… non proprio ordinaria

Tutto è iniziato quando, nel vortice delle informazioni che quotidianamente si percepiscono, un attento gruppo di soci CAI ha individuato un corso dal titolo “Approccio alla montagna in sicurezza” organizzato presso la sede del Club di Catanzaro dallo staff ASAG. Spinti dalla passione per la montagna e da un pizzico di curiosità per l’argomento dai contorni non definiti, soci più esperti ed esordienti si sono puntualmente ritrovati a scoprire di cosa trattasse. Hanno, così, fatto conoscenza di oggetti quali corde dinamiche, moschettoni a ghiera, imbraghi bassi e imparato l’esecuzione di nodi dai più svariati nomi.
Dopo test, prove annodamenti e arrampicate su parete artificiale è giunto il giorno dell’esercitazione pratica. Il 2 giugno tutti sul Monte Reventino, presso Pietra di Fota, nel comune di Decollatura (CZ). Dopo un breve sentiero sterrato e tinteggiato dal rosso delle fragole mature del sottobosco, sono giunti alla grande pietra incastonata nel terreno che offre, ai suoi visitatori, pareti di altezza e forma differenti. Indossato tutto l’equipaggiamento necessario e ascoltate le ultime indicazioni teoriche hanno preso confidenza con le corde discendendo un breve tratto di sentiero. Poi la divisione in due gruppi, alcuni ad arrampicarsi su una parete ripida, di 20 m circa, altri a risalire e discendere una parete più “dolce. Successivamente, scambio di attività tra i due gruppi. Così tutti hanno fatto esperienza dell’arrampicata sportiva che, in parte, rievoca movimenti innati e spontanei (le meravigliose arrampicate infantili sugli alberi!), come progredire naturalmente trovando appigli che possano reggere il peso del corpo. Meno naturale, probabilmente, la discesa perché prevede un movimento di distacco dalla parete che, a una certa altezza, non è proprio istintivo. Ma, a quanto pare, questione di tecnica e di pratica! Il tutto si è svolto in un clima di grande condivisione, grazie alla presenza attenta e discreta degli organizzatori, ma anche degli altri soci che con maggiore o minore esperienza hanno saputo consigliare, incoraggiare e infondere la carica giusta per affrontare un’attività che richiede forte coordinazione tra corpo e mente.
Qualcuno si è dato appuntamento ad maiora, qualcuno ha parlato di una forte carica esplosiva provata, qualcun altro ha capito che arrampicarsi non sarà la sua passione, ma tutti soddisfatti per aver “assaggiato” l’armonia esistente tra terra, vuoto e cielo.
La giornata si è conclusa risalendo sulla sommità della Pietra di Fota che domina la Conca di Decollatura …e proprio alla “Pietra” un ultimo sguardo di complicità…perché come spesso accade di pensare venendo a stretto contatto con la natura:” Anche questa volta non ha tradito!”.

Gabriella Catroppa

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