02
MAG
2024

Rubrica: ti consiglio un libro

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Una nuova rubrica dedicata al mondo dei libri di montagna, selezionati e recensiti dai soci della nostra Sezione. Ti consiglio il libro del mese di Maggio è dedicato a: Passato e Presente. Quante storie… di Michele Belcastro. Recensione a cura dei soci Piergiorgio Iannaccaro e Filippo Veltri. Buona lettura

Il libro del mese di Maggio

TI CONSIGLIO UN LIBRO – Il libro del mese di Giugno:
“Calabbria Cost tu Cost” di Alessandro Frontera.

A leggere il titolo qualcuno potrebbe obiettare su un errore ortografico, ma non è così. Alessandro ha proprio scelto questo titolo. Il perché ? Sul libro lo scoprirete.

Chi è Alessandro Frontera: un tranquillo ragazzo che vive a Varese con genitori calabresi. Una laurea in agraria e un modesto lavoro. Un giorno decide di trasferirsi in Calabria alla ricerca delle sue radici. Lascia la Lombardia per scoprire la Calabria nel migliore dei modi: a piedi ! Inizia il suo viaggio percorrendo 197 km, partendo dallo Ionio e giungendo sul Tirreno. Due mari, le montagne che lo legano profondamente a questa terra del sud. Durante il cammino prende appunti per raccontare la sua esperienza in un libro.

E così nasce “Calabbria Cost tu Cost” di Alessandro Frontera. La sua storia continua sul libro. Buona lettura

Il libro del mese di Giugno. Recensione a cura di Marco Garcea

Ti consiglio un libro: il libro del mese di Luglio è Bianco di Sylvain Tesson

“Sotto la neve il mondo si ritrae. Restano pochi colpi di pennello cinese. Nel sogno bianco galleggiano picchi, pareti, creste e pilastri ridotti a rughe di espressione. La neve lumeggia tutto quel che tocca: è la bellezza. Pura com’è, riempie i vuoti di un principio invisibile, annulla l’imperfezione, conserva il rilievo. Il candore perdona l’inutile, mascherandolo.” Sylvain Tesson, Bianco, Sellerio Editore, 2023.

Per Sylvain Tesson la vita è movimento. Nell’arco di quattro inverni, accompagnato dall’amico Daniel Du Lac, vincitore della Coppa del mondo di arrampicata, guida di alta montagna, pioniere di vie estreme, compie con gli sci la traversata delle Alpi, da Mentone, sulla costa francese, fino a Trieste, passando da Italia, Svizzera, Austria e Slovenia. Ai due viaggiatori si aggiunge poi Philippe Rémoville, entusiasta alpinista incontrato in un rifugio. Insieme hanno così percorso 1.600 chilometri e superato più di 60.000 metri di dislivello. Ogni singola giornata è una sfida contro il freddo e la fatica; le soste nei rifugi diventano occasione per conoscere personaggi indimenticabili, da un canonico dell’ospizio del Gran San Bernardo al figlio dello studioso Jean Starobinski, guida alpina ed esperto del mondo dell’arte. Immerso in un panorama che racchiude una forza selvaggia e una potenza trascendentale, Tesson si confronta con la bellezza e con il vuoto, con lo sforzo fisico e mentale, col silenzio della natura e il costante rumore di fondo del cervello al lavoro. Vive lo slancio del gesto perfetto e la mortificazione di una caduta, riposa in rifugi vuoti, a disposizione degli alpinisti solitari, scopre che il vero lusso non sta nella raffinatezza di un oggetto o nell’abbondanza dei piaceri, ma nella minestra dopo la fatica, nella contemplazione di un fuoco dopo il gelo: «il lusso consiste nella cessazione dello sforzo. Il lusso è compimento». L’uomo alle prese con la montagna, con la luce infinita delle Alpi, scrive Tesson, non migliora, non si redime, non si tra sforma. «Quando raggiunge altezze meravigliose, vi trasporta la sua miseria». Bianco sorprende per lo sguardo privo di arroganza, per l’assenza di ogni fittizia esaltazione. Non c’è la mistica della solitudine eroica nella natura madre e matrigna, o il culto della purificazione nell’aria cristallina delle vette. C’è solo un viaggio, fuori e dentro di sé, e un sogno di bambini, quello di avventurarsi nel mistero del mondo.*
*Dalla home page di Sellerio Editore.

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