28
MAG
2019

La tappa di Renato Frignani nelle Serre Calabresi a cura di Romano Candiloro

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Ciao  Renato,  si fa così nel CAI , abbattendo le barriere e i formalismi dei rapporti comuni, andando diritti al punto cercando di capire se puoi alleggerire un pò di zavorre di un cammino che non ha nulla di ordinario. Renato è un ragazzone emiliano di 38 anni che ha deciso nel mese di marzo di quest’anno a mettersi in viaggio per il SENTIERO ITALIA , 6880 km a piedi per lo stivale italiano; è partito dall’isola d’ Elba forse per fare quei tre passi canonici prima di tuffarsi nell’impresa. Prima la Sardegna, poi la Sicilia ed è arrivato in Calabria. Si percepisce che l’Aspromonte lo ha estasiato e deve ancora maturare bene la sua rude bellezza. Il giorno che mi trasmettono il contatto telefonico è reduce da una tappa di quasi 50 km (che nelle nostre montagne non sono una passeggiata) dallo “Zomaro”  passando per la “Limina” è giunto a Mongiana. Ci sentiamo la prima volta a sera inoltrata, lui è già nella tenda intento a programmare la prossima giornata, gli trasmetto qualche consiglio sulla tappa da Mongiana-Serra e ci diamo appuntamento il giorno dopo a Serra San Bruno. L’indomani mattina lo contatto felice di aver trovato il cuore e la casa aperta di un nostro socio, Cosimo Primerano , che gli offre un letto ed ospitalità, esigenze che induttivamente avverto primarie in un viaggio del genere . Ci incontriamo a Serra San Bruno e dopo i saluti, ci ritroviamo insieme agli amici del posto intenti ad accoglierlo come meglio possiamo. Osservo la scena di Cosimo che gli consegna le chiavi di casa, ed in quel momento la mia giornata si riempie di gioia e ogni peso si annulla davanti a quel gesto, che di suo è scontato, ma allo stesso tempo carico di tutto quello che contiene. Ecco che le parole e i messaggi di Gabriele Fera (il presidente della Sezione Cai di Catanzaro) mi aveva inviato si materializzano e prendono corpo, lo zaino di Renato anche se per poche ore è sulle nostre spalle. Facciamo due chiacchiere che mi bastano a capire che questo cammino è importante per Renato, e spero che gli dia la forza di affrontare la vita proprio come fa con il Sentiero Italia. Ci salutiamo con l’augurio che altre persone lo sostengano nelle fatiche del lungo viaggio. Buon Cammino, Renato … e buona vita.  

Romano Candiloro (socio CAI sez. Catanzaro)

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