Dalla Chiesa Santa Maria Assunta a Frascineto, guidati da Monica e Nicola, imbocchiamo il sentiero dell’Eremita che conduce ai ruderi dell’Eremo della Madonna di Lassù,  noto con il nome di  Santuario della Madonna di Lassù (Shën Mëria Këtje Lartë in lingua albanese) a quota 850 metri, in un anfratto roccioso di Timpone del Corvo a nord dell’abitato di Frascineto. Proseguimento fino a raggiungere una radura caratterizzata dalla presenza di monoliti e pareti a strapiombo con vista sulla piana di Sibari, i monti dell’Orsomarso e la Manfriana. Dopo la  breve sosta, attraverso una ripida discesa, giungiamo al “pollice del diavolo” e alla “grotta nera”. Proseguendo lungo un sentiero poco agevole,  in parte sconnesso e sassoso, eccoci alla grotta del Campanaro (sul bordo inferiore è presente una particolare formazione rocciosa somigliante a un grosso “osso”), antico ricovero per animali con un muro a secco e un arco naturale detto del “campanaro”. Poco più in alto, superato un piccolo passaggio tra le rocce, una stupefacente vista su una parete di roccia variamente colorata e scavata. Si ritorna percorrendo a ritroso parte del sentiero per imboccare una mulattiera scavata in parte nella roccia, tra infinite formazioni rocciose dalle forme bizzarre e “sembianze” e lambendo “SCANDERBEG”, monolite che ricorda l’eroe albanese con l’elmo. Continuando giungiamo all’abitato di Eianina e terminare l’escursione. La giornata non finisce qui, ci aspetta la visita guidata al Museo delle Icone e della tradizione bizantina di Frascineto, centro d’eccellenza della cultura bizantina in Calabria, con ricca collezione di oltre 600 icone provenienti dalla Serbia, Grecia, Russia, Ucraina, Bielorussia. Anche oggi la Calabria ci ha stupito con le sue bellezze naturalistiche e culturali.

foto del socio Vincenzo Peris

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